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L'Osteoartrosi
o artrosi
come è
comunemente chiamata, è una malattia a carattere degenerativo delle
articolazioni o invecchiamento delle cartilagini.
La malattia può colpire tutte le articolazioni del corpo umano,
ma le locazioni più frequenti sono: la colonna vertebrale (cervicale
e lombo-sacrale), le anche, le ginocchia, le articolazioni scapolo-omerali,
le mani e i piedi.
L'artrosi è la più comune artropatia che colpisce l'uomo
ed è causa di invalidità nei soggetti della terza età.
La malattia mostra un progressivo incremento con il procedere dell'età;
infatti mentre nei soggetti sotto i 45 anni solo il 2-3% presenta manifestazioni
artrosiche, oltre i 50 anni la percentuale sale al 65-68%..
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All'inizio
la malattia presenta nelle aree sottoposte a maggior carico un rammollimento
della cartilagine articolare; successivamente la stessa cartilagine si
assottiglia e si fessura verticalmente.
Con il movimento articolare queste zone, dette di fibrillazione cartilaginea,
si allargano, lasciando scoperto l'asso che va incontro a sclerosi. A
questo punto sui margini articolari cominciano a comparire degli speroni
ossei chiamati osteofiti-marginali.
Ora
inizia la rigidità articolare specie al mattino, si ha un dolore
continuo che si aggrava con la pressione della mano, compare la tumefazione
delle parti molli adiacenti e aumenta il calore dell'articolazione colpita.
Anche l'artrosi, come altre malattie a carattere degenerativo, è
a carattere progressivo con poussèe di esacerbazione o di remissione
del dolore anche con intervalli notevoli di tempo.
Molte sono oggi le terapie in voga che pretendono e dichiarano di poter
curare l'artrosi. Ad iniziare
Dai corticosteroidi o cortisone che non è il toccasana che si riteneva
alla sua scoperta e del quale oggi se ne fa un abuso provocando effetti
collaterali anche molto gravi.
I cosiddetti fans o antinfiammatori, oggi molto diffusi e molto usati,
prescritti dal medico di base o dallo specialista o acquistati in farmacia
senza prescrizione medica, sono solo dei sintomatici ; sospesa la cura
cessa l'effetto antinfiammatorio e antalgico.
Anche le varie terapie fisiche (ionoforesi, mesoterapia,fisiochinesiterapia,
marconiterapia) non danno risultati molto incoraggianti.
La laserterapia fatta con apparecchi modernie molto validi può
dare buoni risultati.
Un discorso a parte è opportuno fare a proposito delle varie forme
di artrite. Mentre, come si è detto, l'artrosi è a carattere
degenerativo, cioè è un invecchiamento della cartilagine
articolare, l'artrite in generale è malattia a carattere infiammatorio
acuto.
Di queste le più gravi e più diffuse sono:
1) l'Artrite rematoide o poliartrite cronica primaria della quale
ancora non se ne conoscono le cause scatenanti è sicuramente origine
autoimmunitaria. È una malattia molto grave e lo è tanto
più quanto più si è giovani : è più
presente nel sesso femminile. Si manifesta con forti dolori intensi, tumefazioni
delle articolazioni, dalle più piccole(mani, polsi, gomiti, piedi)
alle più grandi( ginocchia,anche, colonna vertebrale), febbre.
2) L'Artrite psoriasica: si manifesta nei soggetti affetti da psoriasi
ed è molto simile all'artrite reumatoide.
3) L'Artrite gottosa o gotta: colpisce soggetti che presentano
un tasso ematico di acido urico elevato (superiore al 6.5°/°).Più
frequente nel sesso maschile.
L'Osteoporosi
consiste, detto in termini semplici, in una diminuzione globale del tessuto
osseo.
Questa si manifesta lentamente nel tempo per un processo di involuzione
fisiologica al quale vanno incontro tutti i tessuti del corpo umano sino
all'età di 35-40 anni per poi aggravarsi bruscamente e divenire
malattia: nella donna in menopausa e nell'uomo dopo i settanta anni
Possiamo pertanto parlare di un'osteoporosi fisiologica che rimane silente
e asintomatica e di un'osteoporosi patologica che si ha quando inizia
la sintomologia dolorosa provocata da microfratture trabecolari sino a
giungere alle fratture parcellari e ai veri e propri cedimenti ossei.
C'è una differenza sostanziale tra il dolore artrosico e quello
osteoporotico. Il dolore artrosico interessa l'articolazione colpita e
si aggrava con i movimenti e gli sforzi. Il dolore osteoporotico è
un dolore sordo, frequentemente notturno e che interessa maggiormente
i corpi vertebrali e le ossa lunghe.
La causa principale dell'insorgenza dell'osteoporosi è un alterato
equilibrio ormonale per cui l'organismo riassorbe i sali minerali calcio,
fosforo e potassio dalle ossa. Viste ai raggi x le ossa porotiche si presentano
più radiotrasparenti in proporzione alla gravità della malattia,
mettendo in risalto la trabecolatura ossea.
La malattia si giova delle terapie ormonali associate all'assunzione di
sali minerali, vitamine e di fosfati.
Fig. 5 - Altre due cause di sciatica: la gravidanza e le iniezioni
praticate con tecnica errata possono danneggiare il nervo. |
ERNIA
DEL DISCO
La colonna
vertebrale del corpo umano è costituita da 24 corpi vertebrali
più la porzione sacro-coccigea composta dal sacro e dal coccige.
I 24 corpi vertebrali vengono così suddivisi: 7 cervicali, 12 dorsali,
5 lombo- sacrali. Tra un corpo vertebrale e l'altro si trovano interposti
23 dischi intersomati che rappresentano dei veri e propri cuscinetti che
permettono la flessione , l'estensione e la rotazione della colonna e
attutiscono gli urti e le pressioni che si esercitano sulla colonna vertebrale
stessa. Al centro dei corpi vertebrali decorre il midollo spinale, vero
e proprio condotto elettrico che partendo dal cervello innerva tutto il
corpo umano.
Una delle malattie più serie che può colpire la colonna
vertebrale è quella patologia che va sotto il nome di ernia del
disco. Essa si può formare per varie cause:
1) Uno sforzo, come il sollevare un peso da terra, fatto in posizione
poco corretta.
2) Precoce invecchiamento del disco intervertebrale.
3) Indebolimento del legamento posteriore, quasi sempre causato dai pochi
movimenti e dall'abuso dell'automobile.
4) Spostamento del disco verso il canale midollare per sforzi e movimenti
abnormi.
5) Artrosi delle faccette articolari e dei piatti cartilaginei.
L'ernia
del disco si ha quando una porzione del disco cartilagineo,si fa strada
attraverso l'anello fibroso che lo circonda, si ernia verso il canale
midollare andando a comprimere una radice nervosa. A tal punto insorge
il dolore e si ha quella che va sotto il nome di lombo-sciatalgia o semplicemente
sciatica per quanto riguarda l'ernia del disco della regione lombo- sacrale
che è la più frequente, e della parestesia alla spalla e
al braccio con rigidità del collo, (cervicobrachialgia) in caso
di ernia del disco cervicale(5°/° dei casi).
La risonanza magnetica è uno dei mezzi diagnostici più sicuri
per fare diagnosi di ernia del disco.
Per quanto concerne la terapia dell'ernia del disco. Mentre sino a qualche
anno fa era soltanto chirurgica, oggi con una terapia medica adeguata
a base di antinfiammatori, tonici e miorilassanti in associazione mirata,
possiamo guarire l'ernia del disco e di conseguenza la
sciatica che ne deriva.
NEVRALGIA
DEL TRIGEMINO
Con
il termine "Nevralgia" si intende un dolore interno localizzato
lungo il decorso di un nervo e causato da un "processo irritativo"
del nervo stesso.
Tra le nevralgie della testa la più frequente è la "Nevralgia
del trigemino"; che è il nervo principale della faccia e del
viso e della parte anteriore del cranio.
Questo nervo che origina dal Ganglio di Gasser, situato al l'interno del
cranio, nella sua discesa verso il viso, si divide in tre rami principali:
nervo oftalmico, nervo mascellare superiore, e nervo mandibolare.
Ognuno dei tre rami descritti dei due nervi trigemini di destra e di sinistra,
innervano una zona ben delimitata di destra e di sinistra, del capo e
della faccia (vedi immagine).
Nella nevralgia del trigemino il dolore è improvviso e folgorante,
come una scarica elettrica, che può durare alcuni secondi, oppure
è meno violento ma più prolungato.
E'
importante per quanto riguarda la terapia della nevralgia del trigemino,
poter stabilire se questa è essenziale o secondaria.
Quest'ultima può rappresentare cioè un sintomo di affezioni
morbose diverse come carie o ascessi dentari, otiti, traumi cranici, herpes
Zoster e osteiti.
Ne consegue che la nevralgia del trigemino secondaria può
guarire in modo radicale se vengono rimosse le cause. Per quanto riguarda
invece la terapia dellla nevralgia del trigemino essenziale, cioè
senza causa, questa può essere chirurgica: agendo chirurgicamente
sul Gamglio di Gasser all'interno del cranio, con risultati piuttosto
incerti. Oppure medica con solo farmaci adeguati alla malattia
e con esclusione assoluta di corticosteroidi (cortisone).
Per ulteriori informazioni e notizie su questa
malattia, oggi così frequente,
telefonare al 347 1929898 oppure inviare fax al numero 075 8041917
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